Il fronte di Stresa fu un'espressione usata per definire l'intesa, in funzione antitedesca, siglata tra il ministro degli esteri francese Pierre Laval, il primo ministro britannico Ramsay MacDonald ed il capo del governo italiano Benito Mussolini, a seguito dell'incontro fra i tre nell'omonima località piemontese sul lago Maggiore, fra l'11 e il 14 aprile 1935, presso il Palazzo Borromeo.
Quello che doveva essere un incontro volto a sanzionare la Germania per la violazione reiterata del Trattato di Versailles, si risolse solamente in una serie di dichiarazioni[1], volte a riaffermare i principi degli Accordi di Locarno e l'indipendenza dell'Austria, la quale "avrebbe dovuto continuare ad ispirare la loro politica comune". Le tre parti, inoltre, si dichiararono pronte a reagire ad ogni futuro tentativo da parte della Germania di modificare o violare il Trattato di Versailles.[2]
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